Giocare è roba seria!

Il gioco e la sua importanza

Ogni esperienza di gioco dei bambini porta a sviluppare certe competenze e ad acquisire precise sicurezze importanti per l'identità. Ma il gioco non è solo quello spontaneo o gioco simbolico ma anche quello di gruppo e organizzato.
U. Galimberti in “Dizionario di psicologia” scrive: Nel mondo umano (...) entrano in gioco la vita emotiva, quella intellettiva, i processi di socializzazione e di educazione che proprio nell’attività ludica trovano le loro prime espressioni.

Mentre secondo Piaget lo sviluppo non è un processo innato ma nasce dall’interazione tra individuo e ambiente: la mente è come un organismo vivente che in rapporto col proprio ambiente si accresce.

I fattori generali dello sviluppo sono:

  • La maturazione del sistema nervoso

  • L’apprendimento attraverso l’esperienza diretta

  • L’interazione sociale attraverso il gioco spontaneo e strutturato

    Infine, E. Spaltro, considerato il padre italiano dei giochi di relazione e comunicazione, in “Giochi psicologici”, scrive: 

    giocare significa allenarsi alla vita, cioè provare in una situazione protetta le difficoltà della vita che, dette in un linguaggio più preciso, sono in gran parte determinate dalla relazione esistente tra l’individuo e la società.

    Il gioco, soprattutto il gioco nel e di gruppo, soddisfa il bisogno fondamentale di ogni bambino e di ogni futuro uomo: ovvero il bisogno di appartenenza.


BIBLIOGRAFIA

Galimberti U., Dizionario di psicologia, Utet 1992

Maslow, A.H, Motivazione e personalità, Armando Editore 2010

Piaget J. (2000), Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia, Piccola biblioteca Einaudi, Torino 1964

Spaltro E., Righi U., Giochi psicologici, Celuc libri 1975