L’infanzia è un periodo evolutivo complesso che coinvolge su più fronti lo sviluppo fisico, cognitivo e psicologico. Proprio perché trattasi di un periodo al tempo ricco in esplorazioni e scoperte, gioie e piccoli traguardi è difficile identificare e forse un po’ ammettere la possibile presenza di sintomi psicologici nei bambini.
Questo essenzialmente perché diversamente dagli adulti i nostri cuccioli di uomo devono ancora costruire un linguaggio che possa descrivere appieno le emozioni che provano. Ecco perché così come l’adulto, il bambino potrebbe necessitare dell’aiuto di uno psicologo.
Ciò è di fondamentale importanza anche perché spesso per noi adulti è difficile comprendere i segnali di disagio che i bambini e i ragazzi manifestano. Dalla ricerca scientifica sappiamo come il percorso di crescita di ogni bambino sia un susseguirsi di tappe evolutive e come queste siano caratterizzate da un alta variabilità individuale nella loro acquisizione; variabilità che contraddistingue le differenti manifestazioni di disagio.
Sebbene sia difficile fare una classificazione, essendo ogni individuo unico, ci possono essere alcuni campanelli d’allarme in grado di orientarci
I bambini, quanto più sono piccoli, tanto più utilizzano il corpo per esprimere le proprie emozioni e il proprio malessere. Il corpo è infatti il primo “luogo” con cui il bambino si mette in relazione con le figure significative e per questo motivo viene utilizzato come veicolo principale della comunicazione.
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